Quando la conoscenza dell’italiano come lingua stranieri raggiunge un buon livello, è il momento giusto per “andare in profondità” nella lingua e dedicarsi a elementi grammaticali più particolari. E’ il momento giusto per dedicarsi ai dettagli. Tra gli elementi grammaticali particolari, una posizione speciale ce l’ha l’aggettivo qualificativo. Nei miei corsi di italiano per stranieri, sia a Matera che online, dedico una intera lezione a questo elemento della frase italiana. Aggiungere sempre più aggettivi alla propria lista di conoscenze è un passaggio importante per raggiungere un livello di conoscenza solido. In questo modo, infatti, è possibile descrivere un nome con maggiore precisione e avere l’opportunità di scegliere l’aggettivo più adatto. Sicuramente leggere testi in italiano è l’esercizio più utile per raggiungere questo obiettivo. Ma partiamo dalle basi: scopriamo il ruolo dell’aggettivo qualificativo all’interno della frase italiana, ma anche come il suo significato cambia a seconda della sua posizione rispetto al nome.
La funzione dell’aggettivo qualificativo.
L’aggettivo qualificativo è un elemento che modifica il significato del nome a cui si riferisce aggiungendo una qualità che lo caratterizza o lo distingue da altri nomi.
Con l’aggettivo qualificativo possiamo descrivere un nome in vari modi. Ad esempio:
- un lavoro può essere: faticoso, impegnativo, autonomo, dipendente, stressante, manuale, intellettuale…
- una persona può essere: gentile, simpatica, intelligente, generosa, brillante, chiusa, introversa, estroversa, chiusa, egoista…
- un libro può essere: leggero, impegnativo, difficile, scorrevole, avvincente, romantico, commovente, noioso…
- una casa può essere: ampia, piccola, luminosa, buia, confortevole, bella, spaziosa, angusta, vivibile, elegante…
una città può essere: tranquilla, sicura, caotica, rumorosa, trafficata, pulita, ordinata, ospitale,
La posizione dell’aggettivo.
In italiano di solito l’aggettivo si trova subito dopo il nome. Tuttavia, è possibile trovarlo anche prima del nome. Questo spostamento determina un cambiamento di significato.
In generale l’ordine NOME AGGETTIVO indica una caratteristica oggettiva del nome a cui si riferisce.
L’ordine AGGETTIVO NOME indica, invece, un giudizio soggettivo.
Inoltre, l’ordine NOME AGGETTIVO ha una funzione distintiva, cioè individua con precisione il sostantivo a cui si riferisce: prendi la strada vecchia per arrivare a Matera, quella nuova è più lunga;
l’ordine AGGETTIVO NOME ha una funzione descrittiva, cioè indica una caratteristica accessoria del sostantivo: la vecchia strada per Matera è molto bella.
- Ci sono alcuni aggettivi che hanno un significato diverso a seconda della posizione. Hanno significato letterale se si trovano dopo il nome. Hanno, invece, significato metaforico se si trovano prima del nome. Tra i più comuni ci sono: bello, buono, povero, semplice, grande, piccolo, cattivo, bravo, leggero.
Luigi è un uomo povero (senza soldi).
Luigi è un pover’uomo (sfortunato).
Emma è una donna grande (di età o di costituzione).
Emma è una grande donna (in relazione alla personalità: capace, di successo, molto buona).
Posso farti una domanda semplice? (una domanda facile).
Posso farti una semplice domanda? (solo una domanda, niente di più).
- Altri aggettivi cambiano il significato a seconda della loro posizione rispetto al nome, in maniera più evidente. E’ il caso di: certo, diverso, numeroso, unico.
Certe informazioni relative al terremoto che c’è stato ieri sono false (solo alcune informazioni, non tutte).
Stamattina il telegiornale ha dato informazioni certe sul terremoto di ieri (informazioni sicure).
Dopo la riunione con i colleghi, ci sono venute diverse idee utili per risolvere il problema (idee numerose).
Da giovani io e i miei amici avevamo idee diverse e spesso litigavamo (idee differente, non uguali).
Questo è l’unico libro di Calvino che ho letto (non ho letto altri libri di Calvino).
Questo libro di Calvino è unico (eccezionale).
Numerose famiglie hanno richiesto l’aiuto statale per il terremoto (un alto numero di famiglie);
le famiglie numerose hanno diritto agli aiuti statali per il terremoto (le famiglie con molti figli).
- Ci sono poi gli aggettivi chiamati relazionali che derivano cioè da un nome e che si trovano sempre dopo il nome a cui si riferiscono. Ad esempio: sole – solare; nervo – nervoso; cultura – culturale; ambiente – ambientale; filosofia – filosofico.
E’ una questione filosofica.
Oggi a scuola abbiamo studiato il sistema solare.
Piero è una persona nervosa.
I problemi ambientali interessano tutti.
L’Europa sta vivendo una crisi di identità culturale.
- Infine, gli aggettivi che indicano un colore e gli aggettivi geografici vanno sempre dopo il nome.
Ho visitato molte città europee.
Mi piace molto la cultura orientale.
Le città italiane sono ricche di storia.
Indosso sempre maglie verdi.
Ieri ho comprato un cappotto marrone.
Annamaria ha gli occhi celesti.
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