Parole italiane per stranieri: le mie preferite.
Sono una appassionata della lingua italiana. Ed è per questo che la insegno come lingua straniera. Lavorando con la lingua italiana leggo molto, studio la grammatica italiana per comprenderla in profondità, rifletto e cerco di utilizzare tutte le parole che conosco.
Sono sempre alla ricerca della parola giusta da usare a seconda del messaggio che voglio trasferire. Per questo motivo, spesso, mi innamoro delle parole.
Come scelgo le mie parole preferite? Le scelgo per il suono, la melodia e il significato.
Eccellenza.
Unicità, perfezione. E’ un sostantivo di origine latina. Viene usato per descrivere qualità importanti, uniche che quasi raggiungono la perfezione. In italiano, di solito, si parla di eccellenze quando si parla di arte, turismo, moda, cibo, vino, artigianato, architettura, ricerca.
Esiste il verbo eccellere, usato di solito solo all’infinito.
Esiste l’aggettivo eccellente che descrive un lavoro, una oggetto, un cibo perfetto, unico. Perché mi piace questa parola: perché trasmette l’idea di unicità, di fatica e cura nel fare qualcosa: nello studiare, nel costruire o nel progettare, nel realizzare manufatti.
Motivo.
La ragione per cui facciamo qualcosa. Il motivo di un viaggio, dello studio di una lingua, il motivo per cui ci innamoriamo di qualcuno.
La parola motivo viene usata anche nel linguaggio musicale: significa melodia. Il motivo di una canzone è la sua melodia, il suo ritmo.
Esiste il verbo motivare: spingere qualcuno a fare qualcosa, a trovare il motivo.
Esiste anche l’aggettivo motivante: che motiva. Può essere motivante un discorso o un libro. Ed esiste un altro aggettivo: motivato. E’ motivata una persona quando decide di fare qualcosa: la fa per un motivo.
C’è poi il sostantivo motivazione. E’ il motore di tutto quello che facciamo, soprattutto se quello che facciamo richiede impegno.
Perché mi piace questa parola: perché ha un suono dolce e perché come insegnante di italiano per stranieri ho imparato che quello che spinge le mie studentesse e i miei studenti a studiare l’italiano come lingua straniera è una grande motivazione.
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Gentilezza.
Il comportamento attento nei confronti degli altri. Anche questo è un sostantivo.
Esiste l’aggettivo gentile che descrive il modo di comportarsi con gli altri: può essere gentile una persona o può essere gentile una parola. Una persona dall’animo gentile è una persona attenta a non ferire gli altri, una persona che cerca le parole giuste da usare per dire qualcosa di brutto.
Esiste anche l’avverbio: gentilmente. Dire, chiedere o fare qualcosa gentilmente, in modo gentile, con gentilezza.
Perché mi piace questa parola: mi piacciono il suono e la melodia, e mi piace il suo significato. Credo che dovremmo tutti essere più gentili nei confronti di noi stessi, degli altri e del mondo in cui viviamo.
Partire da una parola italiana per ampliare il vocabolario.
Come hai visto, insieme a ognuna delle parole che ho elencato, ho indicato verbi, aggettivi o avverbi con la stessa radice.
Questo è un modo molto utile per ampliare il vocabolario.
Si può partire da una parola nuova e pensare se esistono aggettivi, verbi o avverbi che hanno la stessa origine. Per farlo, si può usare il vocabolario.
Inoltre, per memorizzare la parola nuova è utile fare degli esempi, scrivere una o più frasi con la nuova parola. E’ quello che consiglio alle mie studentesse e ai miei studenti. E’ utile provare a usare le parole nuove per parlare di un aspetto della propria vita quotidiana. In questo modo è più facile ricordarla e capirla, perché è legata alle emozioni.
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Spero di incontrarti presto!
Un caro saluto.
Elisabetta.
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